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BUDDHISMO E INDUISMO

BUDDHISMO

 

Su due principi fondamentali si fonda la filosofia buddista, la saggezza e la compassione. Per il raggiungimento dell'una e dell'altra è indispensabile essere vegetariani. Il primo dei precetti buddisti recita: "Non uccidere, anzi tutela ogni forma di vita". L'unico testo ritenuto scritto di proprio pugno dal Buddha dice: "Le creature senza piedi hanno il mio amore, e così lo hanno quelle a due piedi e anche quelle a molti piedi. Possano tutte le creature, tutte le cose che hanno vita, tutti gli esseri di qualunque specie, non avere mai nulla che possa danneggiarle. Possa non accadere loro mai nulla di male". Infatti la filosofia del Buddha mirava all'estinzione della sofferenza di tutti gli esseri viventi. Il vegetarismo era ritenuto da Buddha una pratica essenziale per il risveglio spirituale dell'individuo. Nella sua lungimiranza profetica disse: "Ci saranno sciocchi che in futuro diranno che io ho dato il permesso di mangiare carne e che io stesso ne ho mangiata, ma io non ho permesso a nessuno di mangiare carne, non lo permetto ora e non lo permetterò in alcuna forma, in alcun modo ed in nessun luogo; è incondizionatamente proibito a tutti". Uno dei compiti principali della missione del Buddha era proprio la liberazione degli animali dalla violenza umana. Oggi della grande famiglia buddista solo i monaci Zen hanno mantenuto inalterata la loro originale tradizione di vegetariani

INDUISMO

 

Oltre ad essere la più antica delle religioni asiatiche è anche il più forte sostenitore del vegetarismo. Nei Testi Veda (che sono importanti elementi della sapienza induista), scritti in sanscrito circa 3000 anni a.C., sono contenuti migliaia di ingiunzioni contro il consumo della carne.  Nell'Induismo particolarmente sentita è la legge dei karma. "Coloro che ignorano il vero Dharma e, pur essendo ignoranti e malvagi, si ritengono virtuosi uccidendo gli animali senza alcun rimorso o timore di essere puniti, in seguito, nelle loro vite future, questi peccatori saranno mangiati dalle stesse creature che hanno ucciso in questo mondo" (Srimad Bhagavatam 11.5.14). Nei testi antichi della tradizione vedica la licenza di mangiare la carne delle vittime sacrificale era accompagnata dalla frase: "Così come ora io mangio te nella prossima vita tu mangerai me". In seguito l'alimentazione vegetariana divenne sempre meno comune soprattutto a causa delle dominazioni straniere. Tuttavia ancora oggi l'83% della popolazione indiana è induista e nella stragrande maggioranza è vegetariana. I cibi impuri impediscono l'ascesi spirituale: la carne degli animali uccisi è considerata come la carne dei propri figli e colui che ne mangia è reputato il peggiore degli uomini. La violenza sugli animali è infatti ritenuta la causa della violenza dell'uomo verso il suo simile. I Veda non condannano soltanto coloro che mangiano la carne, ma chi uccide l'animale, chi vi partecipa, chi compra la carne, chi la prepara e chi la serve. Solo rispettando tutte le forme di vita si può rispettare lo spirito che le contiene e l'uomo può raggiungere la vera spiritualità e la vera saggezza. Il principio comune a tutte le grandi dottrine religiose e filosofiche "Non fare ad altri ciò che non vorresti ti fosse fatto" non può prescindere dall'alimentazione vegetariana, pena il subire le conseguenze del male causato secondo la legge del karma. Nella religione induista, la vacca è ritenuto un animale sacro. Per cui gli indù osservanti, quand’anche non siano strettamente vegetariani rifiuteranno ogni forma di carne vaccina.

 

LE VARIE DIETE VEGETARIANE

Le diete vegetariane comprendono diversi modelli alimentari, quelli principalmente studiati si differenziano per il grado di esclusione dei cibi animali:

 

·dieta latto-ovo-vegetariana: esclude gli alimenti che derivano dall’uccisione diretta di animali sia terrestri sia marini, quali carne, pesce, molluschi e crostacei; ammette qualunque alimento di origine vegetale, i prodotti animali indiretti, ovvero latte e derivati, uova e miele, oltre ad alghe, funghi (di cui fanno parte i lieviti) e batteri (come i fermenti lattici). È il tipo di dieta vegetariana più diffuso nei paesi occidentali, tanto che nel linguaggio comune è erroneamente indicata, per sineddoche, come dieta vegetariana;

 

·dieta vegana : esclude tutti gli alimenti di origine animale (carne, pesce, molluschi e crostacei, latte e derivati, uova, miele e altri prodotti delle api) e ammette qualunque alimento di origine vegetale, oltre ad alghe, funghi e batteri.

 

·dieta fruttariana: dieta a base di frutta, frutta secca e semi. Oltre alla frutta intesa come frutto dolce della pianta (mela, pesca, albicocca, ecc.), viene contemplato anche il consumo di ortaggi a frutto come pomodori, peperoni, zucchine e cetrioli. Si basa sull’idea che la frutta sia il cibo elettivo per l'uomo.

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